Volterra
Qui a Volterra ci possiamo immerge completamente nella sua atmosfera
medievale. Le sue origini sono avvolte tuttora in un mistero. D'Annunzio
la chiamò 'Città del vento e del macigno', perché di pietra sono le strade,
di pietra sono le sue torri e i suoi palazzi e di pietra sono le sue mura
austere.
Le sue leggende sono legate alla nascita ancora misteriosa del popolo degli
Etruschi, o Tyrrenoi,
come erano chiamati dai Greci e dei suoi 3000 anni di storia conserva tracce
e testimonianze di ogni periodo storico, conservate anche grazie all'isolamento.
Infatti si possono ammirare tracce della cinta muraria che la racchiudono
quasi completamente, l'imponente Porta all'Arco, la necropoli dei Marmini
e i numerosi reperti archeologici conservati nel Museo Etrusco Guarnacci.
Testimone dell'importanza che Volterra ebbe in età romana è invece il Teatro
Romano di Vallebona, (fine del I sec. a.C.).

Con la civiltà etrusca, Volterra ha visto nascere la lavorazione dell'alabastro
ed è sempre rimasta la principale città in Italia per questo tipo di manifattura.
Lâindustria dell'alabastro è una tipica manifestazione del gusto artistico
dell'artigianato italiano. Questa candida pietra, per la sua particolare
morbidezza, si presta ad essere lavorata più facilmente del marmo. Presso
il
Centro Culturale Villa
Palagione, si svolgono corsi di: lavorazione dell'alabastro, lingua,
cucina, pittura, e tanti altri incontri culturali.
A Volterra, però, non c'è solo arte e storia; il territorio circostante
è ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, che offre escursioni a piedi,
a cavallo, in bicicletta, lungo chilometri di percorsi segnalati, alla scoperta
di luoghi unici e caratteristici e durante il periodo estivo, si possono
assistere a
manifestazioni
culturali, mostre d'arte e manifestazioni folcloristiche.